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La sostenibilità ambientale ed il rispetto delle normative vigenti, è da sempre una priorità di CADF, ne è un esempio l’attenzione rivolta agli operatori che lavorano in situazioni delicate: nel caso specifico la bonifica dell’amianto.

Alla fine del 2019, CADF nell’ottica della propria mission ambientale, ha attuato un programma di smaltimento relativo ad 11 tubi e 3 manicotti di cemento amianto con diametro che varia da 800 a 1200 mm, situati presso il depuratore delle acque reflue urbane di Comacchio. Nonostante i tubi ed i manicotti, inutilizzati, siano stati in precedenza più volte sottoposti ad operazioni di incapsulamento come da normativa, (ai sensi della Legge 257/92) e si trovassero in uno stato di conservazione assolutamente non pericoloso, si è deciso comunque di rimuoverli. Il progetto prevedeva contemporaneamente la presentazione (ai sensi dell’art. 256 del D. Lgs 81/2008) all’UOPSAL (Unità Operativa Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro) della Provincia di Ferrara, del piano di lavoro contenente le fasi di bonifica. Inoltre nel progetto, sono stati indicati tutti i titoli abilitativi previsti, di cui CADF è regolarmente in possesso, la formulazione della gara d’appalto per il conferimento a smaltimento del materiale bonificato e la pianificazione delle fasi operative.

Al termine della gara e aggiudicato lo smaltimento, nel mese di gennaio 2020, CADF, ha ricevuto l’approvazione a procedere da parte dell’UOPSAL.  Le operazioni di bonifica da parte di 4 operatori CADF, sotto la supervisione del Responsabile Aziendale Amianto, sono iniziate con la delimitazione del cantiere di lavoro. Indossati i DPI previsti: mascherina FFP3, tuta in Tyvek con cappuccio, stivali in gomma e guanti in nitrile alto spessore, è iniziata l’operazione di movimentazione ed impacchettamento di tubi e manicotti. Ultimata la fase di impacchettamento del materiale bonificato, gli operatori hanno provveduto, come da normativa, ad etichettare i rifiuti contenenti amianto. A seguire, il personale ha provveduto alla propria bonifica tramite aspiratore a filtro assoluto, insaccamento, sigillatura e smaltimento dei DPI monouso utilizzati, divenuti anch’essi rifiuti speciali pericolosi. Lo smaltimento è avvenuto a fine lavoro presso il deposito CADF rifiuti pericolosi D15 autorizzato a Codigoro, via I Maggio.

Le tubazioni ed i manicotti invece, sono stati successivamente eliminati tramite la ditta GARC srl, aggiudicataria dell’appalto, la quale attraverso personale altamente qualificato ha provveduto alle operazioni di carico e trasporto a smaltimento, presso deposito autorizzato del rifiuto speciale pericoloso in cemento amianto.

L’intera operazione ha dato evidenza della sensibilità ambientale che caratterizza la società CADF.