Fanno parte del ciclo idrico integrato tutte le fasi di utilizzo della risorsa idrica, dalla captazione da fonti naturali, alla potabilizzazione e distribuzione in rete fino alla consegna al cittadino, dalla raccolta dei reflui fognari al recapito agli impianti di depurazione prima della restituzione nei corpi idrici superficiali.
Ognuno di questi processi richiede un notevole consumo di energia elettrica necessaria ai macchinari per le operazioni di pompaggio, filtrazione, depurazione, ossidazione ecc.
Grafico n.1: ripartizione dei consumi energetici di C.A.D.F. S.p.a.
L’energia necessaria alle fasi di potabilizzazione dell’acqua serve per il pompaggio alle centrali di potabilizzazione delle acque prelevate dai pozzi golenali e dal fiume Po, il funzionamento delle fasi di flocculazione, la filtrazione su sabbia e su carboni attivi, la disinfezione, il trattamento dei fanghi e il pompaggio per l’immissione nella rete e distribuzione sul territorio.
I consumi energetici per la depurazione delle acque di fognatura, dove si ricreano artificialmente i processi naturali di depurazione, sono dovuti alle fasi di pretrattamento (grigliatura, dissabbiatura e disoleatura), di ossidazione biologica (processi a fanghi attivi e a cicli alternati), di trattamento terziario quale disinfezione, filtrazione e di trattamento dei fanghi prodotti.
Nel bilancio aziendale l’energia elettrica rappresenta il costo maggiore sostenuto da CADF dopo la voce personale.
Il risparmio energetico rappresenta pertanto un obiettivo primario sia per il contenimento della spesa che per il raggiungimento di un bilancio etico e sostenibile.
Dall’anno 2006 CADF ha inserito tra gli obiettivi primari nella progettazione dei nuovi cicli tecnologici, quello di ridurre i consumi energetici a fronte di un maggiore rendimento impiantistico.
Il totale dei risparmi ottenuti in questi quindici anni è stato di 15.000.000 kWh, corrispondente a un minore onere si spesa di 2.475.000 Euro (0,165 €/kWh + IVA).
Il risparmio energetico di un’industria è spesso il frutto di sinergie virtuose dovute a una progettazione innovativa e alla professionalità del personale nell’utilizzo delle risorse.
Gli stessi cittadini contribuiscono quotidianamente al contenimento dei costi razionalizzando il consumo di acqua, così come la riduzione delle perdite di rete (CADF gestisce più di 2.000 Km di rete potabile) è fondamentale per contenere i consumi energetici preservando le fonti di approvvigionamento.
In sintesi, la gestione etica e sostenibile va a beneficio dell’ambiente con un minore utilizzo di fonti energetiche non rinnovabili e la salvaguardia delle fonti idriche, e permette un considerevole risparmio economico che si riflette positivamente sulle tariffe.
Grafico n.2: C.A.D.F. S.p.a. consumi di energia nel comparto depurazione.